Il Porto di Traiano rappresentò un’incredibile opera ingegneristica, riutilizzando le strutture preesistenti del Porto di Claudio, come il faro e le banchine, per formare il bacino esterno del nuovo sistema portuale. Traiano ampliò questo complesso aggiungendo un bacino esagonale di 33 ettari, che aumentava notevolmente i punti di attracco per le navi. Inoltre, furono scavati vari canali, tra cui la Fossa Traiana (oggi conosciuta come il canale di Fiumicino), che consentivano lo scarico delle piene del fiume verso il mare, contribuendo a proteggere Roma dalle inondazioni.
Questo porto presto superò Pozzuoli in importanza, diventando un importante centro di scambio commerciale e trasporto. Le principali costruzioni si concentrarono sul lato nord-ovest del bacino, dove sorgono i Magazzini Severiani, grandi strutture di stoccaggio delle merci, e il Palazzo Imperiale, un sontuoso edificio che fungeva da residenza per viaggiatori di alto rango. Questi edifici si affacciavano sul bacino esagonale, mentre un altro grande complesso di magazzini, i Magazzini Traianei, si sviluppava intorno alla Darsena, il bacino interno dove le merci venivano caricate su piccole navi per risalire il Tevere.
Nel corso del II e del III secolo l’importanza del Porto di Traiano portò alla nascita di un insediamento stabile che, nel 314 d.C., ottenne lo status di città con il nome di Portus Romae. Reso autonomo da Ostia, il centro portuale ricevette attenzione da parte del potere centrale, interessato a garantire l’efficienza nell’approvvigionamento della Capitale.
Tuttavia, nel corso dei secoli, l’area di Portus fu soggetta a un lento impaludamento, causato dall’avanzamento della linea di costa e dalla mutata morfologia del territorio, che portò alla quasi totale colmatura del bacino portuale tra il Medioevo e l’età moderna. Nonostante ciò, il centro abitato sopravvisse, come dimostra la Basilica paleocristiana nell’area circostante il Canale Trasverso.
Oggi, il mare si trova a circa tre chilometri dall’antico centro di Portus, circondato dalle infrastrutture dell’aeroporto e dalle moderne strade. L’area archeologica è divisa tra il Parco Archeologico di Ostia Antica e la famiglia Sforza-Cesarini, proprietaria del bacino di Traiano, testimoniando la sua importanza storica e archeologica.
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Ubicata nel Comune di Fiumicino a circa 1,5 Km dall’Aeroporto Leonardo da Vinci, vi si accede dalla Via Portuense al civ. 2264, dalla tratta Ponte Galeria-Fiumicino. In alternativa percorrendo l’autostrada per l’aeroporto, si prosegue oltre in direzione di Ostia e si devia immediatamente a destra per Fiumicino, di qui sulla sinistra la Via Portuense in direzione Roma conduce all’ingresso al civ. 2264.
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