IL TEATRO DI MARCELLO

Il theatrum et proscenium ad Apollinis, collegato al tempio di Apollo, rappresentava un importante progetto architettonico nell’antica Roma, con una storia che coinvolge figure di spicco come Giulio Cesare e Augusto.
Giulio Cesare avviò il progetto di questo edificio espropriando un’ampia zona e demolendo gli edifici esistenti per fare spazio al proscenium. Tuttavia il lavoro fu poi ripreso e ampliato da Augusto che espropriò ulteriori terreni per consentire la costruzione di un edificio ancora più imponente e magnifico.
Questo progetto testimonia l’importanza del culto di Apollo nell’antica Roma e il sostegno dei suoi imperatori a tale culto.
Il Teatro di Marcello, probabilmente completato intorno al 17 a.C. e dedicato alla memoria di Marcello, nipote dell’imperatore Augusto, rappresentava un importante centro culturale e ricreativo nell’antica Roma.
Inizialmente costruito come teatro di tipo romano, il Teatro di Marcello era una struttura grandiosa con un diametro di circa 130 metri. La cavea, di forma semicircolare, era sostenuta da solide sostruzioni in blocchi di tufo, opera reticolata e laterizio sopra le quali erano disposte le gradinate in marmo bianco per gli spettatori.
La cavea, con la sua forma semicircolare e le gradinate in marmo bianco, offriva posti a sedere per un vasto pubblico, mentre le sostruzioni in blocchi di tufo, opera reticolata e laterizio fornivano una solida base strutturale. La facciata esterna del teatro, caratterizzata da un triplice ordine di arcate su pilastri, presentava decorazioni magnifiche, incluse colossali maschere teatrali in marmo che rappresentavano vari generi teatrali come tragedia, commedia e dramma satiresco.
La scena, sebbene di modesta profondità, era magnificamente decorata con colonne e statue di marmo bianco e colorato, mentre le due aule laterali fornivano spazio aggiuntivo per le performance teatrali. La presenza di un’abside alle spalle della scena, eretta per proteggere il teatro dalle inondazioni del fiume Tevere, è un dettaglio interessante che riflette la considerazione delle sfide ambientali nell’architettura romana.
La capacità del teatro, stimata in circa 15.000 posti, con la possibilità di estenderla a 20.000 in caso di necessità, dimostra la sua vastità e la sua importanza come luogo di intrattenimento e spettacolo nell’antica Roma. La presenza di vasi bronzei per migliorare l’acustica e la copertura del velario aggiungevano ulteriori elementi di comfort e funzionalità alla struttura, rendendola uno dei teatri più notevoli e prestigiosi dell’antichità.

Durante il periodo imperiale il teatro fu restaurato da Vespasiano e Alessandro Severo confermando la sua importanza e il suo utilizzo continuativo nel corso dei secoli successivi. Tuttavia, con il trascorrere del tempo e i cambiamenti politici e sociali, la struttura subì diverse trasformazioni: fu trasformata in fortezza e divenne proprietà di famiglie nobili romane come i Pierleoni e i Fabi.
Nel Rinascimento, il Teatro di Marcello fu ancora una volta riconvertito, questa volta in un palazzo su commissione dei Savelli da Baldassarre Peruzzi. Nel corso dei secoli successivi, passò di mano più volte, finché una parte delle strutture romane venne acquisita dal Comune di Roma negli anni ’30 del XX secolo. Successivamente, venne sottoposta a un’opera di scavo e restauro, restituendo almeno in parte la magnificenza dell’antico teatro.
L’intervento di rinnovamento dell’area intorno al Teatro di Marcello, compreso il ripristino del passaggio che collega via Montanara con il Portico d’Ottavia e il Ghetto, rappresenta un importante sforzo per rendere accessibili e valorizzare i siti archeologici e storici di Roma.
La riapertura del passaggio al pubblico, con accesso gratuito, consente ai visitatori di esplorare questa zona storica della città senza ostacoli e di ammirare da vicino la magnificenza dell’architettura romana. Il nuovo percorso pedonale è stato progettato con attenzione per non interferire con i resti archeologici e per migliorare l’esperienza di visita consentendo ai visitatori di avvicinarsi maggiormente al Teatro.
La vicinanza del Teatro di Marcello con il Tempio di Bellona e il Tempio di Apollo aggiunge un ulteriore elemento di interesse per i visitatori.

Il Tempio di Bellona, costruito nel 296 a.C., era una struttura imponente con sei colonne sulla fronte e undici colonne sui lati lunghi, eretta su un alto podio con una gradinata frontale. Attualmente, rimane solo il nucleo cementizio del podio risalente all’epoca augustea, che testimonia l’importanza e la grandezza dell’edificio originale.
Il Tempio di Apollo, invece, risale al 431 a.C. e ha subito diversi restauri e ricostruzioni nel corso dei secoli. In età augustea, fu restaurato da Gaio Sosio con una struttura simile a quella del Tempio di Bellona, caratterizzata da due scale laterali. Attualmente, sono rimaste tre colonne corinzie in marmo bianco, ricostruite nel 1940, che forniscono un’idea della grandezza e dell’eleganza dell’edificio originale.
Entrambi i templi rappresentano importanti testimonianze dell’architettura e della religione dell’antica Roma.


INDIRIZZO
Via del Teatro di Marcello

ORARI
L’edificio è visibile solo dall’esterno

CONTATTI
Sito web: Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali


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