La Piramide di Caio Cestio è un antico edificio sepolcrale situato presso la Porta San Paolo a Roma. È notevole per le sue dimensioni e la sua architettura egizia, che riflette la moda egizia che si diffuse a Roma, nel 30 a.C., dopo la conquista dell’Egitto. L’edificio ha una base di 29,50 metri per 36,40 metri di altezza ed è completamente rivestito da lastre marmoree. La sua costruzione si colloca tra il 18 a.C. e il 12 a.C.
Il nome di Caio Cestio è menzionato in un’iscrizione sul lato orientale della piramide. Caio Cestio era un cittadino romano, figlio di Lucio, appartenente alla tribù Poblilia. L’iscrizione elenca anche alcuni dei suoi titoli e incarichi, tra cui “pretore” (“magistrato civile con responsabilità dell’amministrazione della giustizia), tribuno della plebe” (magistrato che patrocinava gli interessi della plebe romana) e “settemviro degli epuloni” (sacerdote del collegio preposto ad organizzare i banchetti per gli dei) Questi incarichi erano importanti nella vita pubblica romana, con il pretore che aveva responsabilità giuridiche e amministrative, il tribuno della plebe che difendeva gli interessi della plebe, e il settemviro degli epuloni che era un sacerdote responsabile dell’organizzazione di banchetti rituali per gli dei.
La costruzione della piramide risale tra il 18 e il 12 a.C., e si ritiene che Caio Cestio, il cui nome è associato al monumento, fosse una figura importante dell’epoca. Tuttavia, alcune delle volontà testamentarie di Caio Cestio non poterono essere esaudite a causa di una legge che vietava il lusso nei sepolcri, emanata nel 18 a.C. e quindi alcuni oggetti del defunto non poterono essere deposti nella tomba, ma furono venduti per finanziare la creazione di due statue in bronzo in suo onore.
La camera sepolcrale della piramide era decorata con pitture di figure femminili in piedi o sedute e Vittorie alate che forse facevano riferimento all’apoteosi di Caio Cestio. Questa decorazione è un esempio precoce del cosiddetto “terzo stile” pittorico romano.
Con il tempo, la piramide fu incorporata nelle Mura Aureliane nel III secolo e divenne parte del sistema difensivo della città insieme alla vicina Porta Ostiensis ed è inglobata nel perimetro del Cimitero Acattolico.
Vari restauri si sono succeduti nel tempo nel 2001 quello della cella sepolcrale a cura dalla Soprintendenza Archeologica di Roma e un ulteriore restauro è iniziato nel 2012 ed è stato ultimato nel 2015.
INDIRIZZO
Via Raffaele Persichetti
CONTATTI
Sito web: soprintendenzaspecialeroma.it/schede/piramide-di-caio-cestio_3006/
Telefono: 06 5743193
Come arrivare: (noi abbiamo scelto trasporto pubblico)
Prenota il tuo soggiorno a Roma in maniera diretta risparmia sulle commissioni