La storia della Sinagoga Maggiore di Roma è un capitolo importante nella narrazione dell’emancipazione degli ebrei italiani e nella loro integrazione nella società italiana dopo secoli di discriminazione e segregazione. La scelta di posizionare il Tempio Maggiore in Piazza delle Cinque Scole, tra il Campidoglio e il Gianicolo, è simbolica e rappresenta un tributo alla libertà e all’uguaglianza conquistate dagli ebrei italiani dopo la breccia a Porta Pia e la conseguente unificazione dell’Italia.
L’erezione della Sinagoga Maggiore su uno dei quattro lotti di terreno ricavati dalla demolizione delle aree più degradate del Ghetto ebraico di Roma, nello stesso luogo in cui gli ebrei erano stati confinati per secoli, è un atto di riaffermazione dell’identità ebraica e di riscatto dalla segregazione passata. La demolizione e la bonifica dell’area seguirono il piano regolatore del 1888, che ha contribuito a trasformare radicalmente il paesaggio urbano della città.
I lavori per la costruzione della Sinagoga Maggiore di Roma, una delle sinagoghe più grandi d’Europa, iniziarono nel 1901 con il sostegno e l’approvazione del re Vittorio Emanuele II che diede anche l’ordine di ricostruire il Ghetto di Roma e concesse la cittadinanza agli ebrei italiani.
La cerimonia di inaugurazione della Sinagoga avvenne in pompa magna il 28 luglio 1904, alla presenza di tutte le autorità cittadine e con il Ghetto adornato a festa. L’edificio stesso è un’imponente struttura di grandi dimensioni, con una base quadrata e una mole imponente rivestita in alluminio, seguendo uno stile eclettico ispirato a forme assiro-babilonesi. Questo simbolo architettonico della comunità ebraica di Roma ospita al piano interrato il ricco Museo della comunità ebraica di Roma e il Tempio Spagnolo, una piccola sinagoga allestita con arredi provenienti dalle antiche sinagoghe del Ghetto.
La decorazione interna della Sinagoga Maggiore è stata affidata ai principali artisti Liberty dell’epoca, con vetrate realizzate da Cesare Picchiarini e dipinti di Domenico Bruschi e Annibale Brugnoli. L’interno è riccamente decorato con motivi orientali, mentre il pulpito (Bimah) è in stile Art Nouveau e arricchito da un prezioso organo a canne costruito nel 1904 dai fratelli Rieger.
Oggi, la Sinagoga è aperta alle visite dalla domenica al giovedì, mentre il sabato è interamente dedicato al culto. Dopo aver visitato il Tempio, è consigliabile esplorare il Ghetto e il famoso Portico d’Ottavia e gustare uno dei deliziosi piatti della tradizione ebraico-romanesca nei numerosi ristoranti kosher della zona.
INDIRIZZO
Lungotevere de’ Cenci
ORARI
Per gli orari di apertura e chiusura e le modalità di visita rivolgersi ai contatti indicati.
N.b. Il Tempio Maggiore si visita con il biglietto del Museo Ebraico di Roma.
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